mercoledì 6 giugno 2007

Allarme wwf

Tigri a un passo dall'estinzione.....

Rispetto a due secoli fa il numero delle tigri si è ridotto al 7 % e in soli 10 anni il territorio su cui vivono si è "ristretto" del 41 %. Lo rivela un nuovo rapporto del Wwf, secondo cui nel loro ambiente naturale non si contano più di 5000 esemplari. Se si continuerà su questa strada le tigri selvatiche dono destinate a scopmarire nell'arco di 50 anni. Due le cause: la continua riduzione delle aree in cui vivono per trasformarle in terre agricole, e il fatto che vengono ancora uccise perchè parti del loro corpo sono considerate afrodisiache in alcuni paesi asiatici.

(Luigi Bignami -Metro del 6 Giugno 2007-)
(continuazione...)
'So che abbiamo 17 anni di differenza,ma non voglio che tu mi tradisca a questo modo, piuttosto dimmelo e ognuno se ne andrà per la propria strada', mi disse. Io rimasi allibita davanti alla sua schiettezza e gli risposi che, a quel punto della nostra esistenza piena di amore l'uno per l'altra, gli unici che ci potevano dividere potevano essere solo i cani. Naturalmente, di fronte alla verità e alle mie spiegazioni,mio marito si tranquillizzò, ma non crediate che, da allora, solo per il fatto di avere raccontato come stavano relamente le cose e spiegato li motivo per il quale ricorrevo a sotterfugi, tutto sia filato liscio. Eravamo solo all'inizio di una lunga e faticosa battaglia", sospira Assuntina. "Non fu facile, infatti per un uomo come Calogero starmi accanto e condividere la mia scelta di vita. Prima dei cani, io passavo tutto il mio tempo con lui. Ora, invece, oltre a Stella e ai suoi quattro cuccioli, mi ero messa a raccogliere randagi in giro e , non potendoli più portare a casa o affidarli ad altre persone, avevo ricavato per loro un piccolo rifugio tra le rovine della ex fabbrica Montedison dove adesso sono in centottanta perchè, nel frattempo, e grazie agli aiuti delle associazioni di volontariato, negli ultimi anni sono riuscita a farne adottare circa novanta. Da allora mio marito mi ha buttato fuori casa per ben tre volte, periodi durante i quali io non ho mai smesso di raccogliere e accudire i 'canuzzi', come li chiamiamo da queste parti, trovando alloggio in casa di amici. Negli ultimi tempi, però, Calogero si è, in un certo senso, arreso. E adesso mi aiuta come può al canile dove, tra un volontario e l'altro che mi danno una mano per qualche mese, sono comunque sola."
"E vi ricordate Zorrina? Ma sì, la cagna con la mascherina nera sugli occhi, la mia preferita! In un primo tempo, credendo che fosse un maschio, l'avevo chiamata Zorro", conclude la signora Assuntina. "Ho salvato pure lei dall'abbandono. Un giorno dopo il ritrovamento di Stella e dei suoi cuccioli, infatti rinvenni questa meticcia di soli due mesi e mezzo al porto. Le portavo da mangiare da qualche giorno quando notai una coppia con una bimba che la venivano a trovare. Erano i suoi padroni. Nell'imbarazzo mi spiegarono che la cagnetta, che loro chiamavano Kelly, era stata regalata allaloro figlioletta quando ancora era u cucciolo e che, diventata grande se ne erano sbarazzati perchè occupava troppo posto. Non li vidi più. E Zorrina, mentre era ancora al porto, partorì ben dodici cuccioli, salvandoli tutti e da sola durante l'incendio di una struttura nella quale si rifugiava. Un cane straordinario, no? Ma in realtà tutti i cani lo sono. Sono esseri meravigliosi e credetemi: non ne esistono di cattivi. I cattivi sono solo i pardoni, siamo noi!".

lunedì 4 giugno 2007

"Dedico la vita a salvare cani abbandonati"

Questo è l'articolodi una testimonianza che ho trovato su un giornale (l'autrice dell'articolo è Giulia Sforza)

Porto Empedocle (Agrigento), Maggio

"Ero una donna impegnata, lavoravo alla dogana del porto, poi improvvisamente la mia vita è cambiata: ho deciso di lasciare tutto e di dedicarmi ai cani. Ora sono la "mamma" di centinaia di cagnolini."
Siamo a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, a parlare con una donna eccezionale. Si chiama Assuntina Dani, ha 58 anni e nove anni fa ha visto la sua vita sconvolta da un episodio che l'ha portata a decidere di dedicarsi totalmente ai cani randagi. Li raccoglie per la strada, li cura, li rifocilla e poi si preoccupa di trovare loro una famiglia. "Era la fine di luglio del 1998", racconta Assuntina "quando ho visto la scena più raccapricciante della mia vita: alcuni ragazzini stavano bruciando su un bracere gli otto cuccioli di una cagnetta. Lei, la madre, abbaiava sommessamente; i piccoli, appena nati, guaivano disperati e io non riuscivo a capacitarmi che quello cui stavo assistendo fosse la realtà. Sconvolta da quella immagine, d'impeto m'intromisi e cercai di allontanare i ragazzini, uno dei quali si ribellò e tentò anche di picchiarmi. Riuscii a fermarli e così salvai la cagnetta, che non aveva più di un anno, e quattro dei suoi cuccioli, mentre gli altri, tra guaiti agghiaccianti, erano già morti in quel modo atroce. Quella cagnetta fulva è ancora con me. L'ho chiamata Stella, perchè l'incontro con lei ha illuminato la mia vita. Adesso ha nove anni. Lei e un'altra meticciadi otto anni, che ho chiamato Zorrina perchè ha sugli occhi una maschera nera come quella di Zorro, sono i miei due tesori. Ma di cani, nel canile che ho fondatoa Porto Empedocle, ne ho avuti anche duecentosettanta".
Da quell'episodo, la vita di Assuntina Dani cambiò. "Dopo il mio incontro con Stella", dice "la mia esistenza ebbe un capovolgimento. Fu come se, all'improvviso, mi fossi resa conto di quanto amore questi cuccioli abbandonati potessero offrire in maniera del tutto incondizionata e quanto ne avevo io da dare a loro".
Cominciò a portarli a casa sua.
"Da un giorno all'altro non mi interessò più nulla dell'apparenza", racconta Assuntina "cominciai a vestire nella maniera più spartana possibile, dividendomi tra ufficio e canile, come faccio tutt'ora, ma giusto per arrivare alla pensione. Poi potrò davvero dedicare completamente la vita ai miei adorati cani."
Naturalmente questo 'capovolgimento' nella vita della signora Assuntina ha provocato non pochiattriti e molteplici dissapori con tutte le persone che, fino a quel momento, avevano conosciuto questa donna solo come una normalissima impiegata, mogliee madre di famiglia. Sì perchè, improvvisamente, Assuntina cominciò a raccogliere i cani per la strada e a portarli a casa sua.
"In realtà Stella e i cuccioli che avevo trovato, in un primo tempo, li portai nelle vicine campagne di Realforte, da un signore che me li ospitava", spiega la donna. "Tuttavia, ogni mattina, prima di andare al lavoro, dovevo andare iopersonalmente a portareloro da mangiare. Potete immaginare in quali condizioni arrivavo in ufficio! per quanto tentassi di pulirmi con dei fazzolettini di carta, ero sempre un po' in disordine, nonchè spesso in ritardo, e i miei colleghi, che in un primo tempo dicevano di stimarmi per il mio ammirevole impegno animalista, cominciarono a parlare male di me, arrivando persino a spruzzare del deodorante intorno quando io mi trovavo in ufficio per mostrarmi la loro disapprovazione. Pensate che, recentemente, hannodeciso addirittura di isolarmi in una stanza al piano superiore! Al tempo stesso nacquero anche diversi problemi con mio marito, che ho sposato a 16 anni e contro il volere di tutta la mia famiglia", prosegue la signora Assuntina.
"Sapevo che avrebbe disapprovato il mio impegno animalista, non perchè sia cattivo, tutt'altro, ma piuttosto perchè a casa avevamo già due boxer e lui non poteva comprendere e accettare quel mio improvviso mutamento di ritta. Così, doendomi alzare presto per andare a far visita e a nutrire Stella e i suoi quattro cuccioli, cominciai a raccontargli bugie. Durò poco: lui se ne accorse e mi affrontò, chiedendomi a muso duro se, per caso, avessi un altro uomo. Figuriamoci! Mi venne quasi da sorridere...Se solo avesse immaginato!....(fine prima parte)

venerdì 1 giugno 2007

Che bella l'estate.....



Si sta avvicinando l'estate.
Lunghe giornate di sole, qualche leggera pioggerella e semmai un veloce acquazzone.
Le nuvole sono ombra nelle giornate più torride e afose e tutti cerchiamo un posticino fresco dove poterci sedere e dedicarici a ciò che più ci piace.
La valige sono pronte già da gennaio, dopo le vacanze natalizie, e la prova costume, anche se non ha dato i frutti migliori non ci toglierà l'entusiasmo di una nuotata nel mare azzurro. Tutto è perfetto. Finalmente il meritato riposo estivo si affaccia alla finestra a ci saluta sorridente.

.........

ma non per tutti è così.....




PREGHIERA DEL CANE RANDAGIO

Con passo vacillante
e con il corpo stremato
giungo alla fine dei miei giorni.

Forse stasera moriro'
e da sotto questa quercia
con l'ultimo respiro, che mi resta in gola,
vorrei ringraziare il Signore
per il pane che mi ha fatto trovare
nella spazzatura,
per l'acqua che ha fatto scendere dal cielo
per dissetarmi,
per i sacrati delle chiese
dove ho potuto ripararmi.

Sì, Signore,
io sono uno di quelli
uno fra i tanti che non sa
cos'e' il calore di una cuccia,
il sapore di un osso,
la carezza di un padrone.

Conosco solo
il dolore dei calci sul dorso,
le sassate sulla fronte,
le gomme di quella macchina
che mi hanno spinto nel burrone.

Ricordo, poi
quella mano, grande, pesante,
che ancora cucciolo mi ha
abbandonato nella strada,
dove vissi tutto il mio calvario.

Ho attraversato monti, boschi e paesi
nessuno mai mi ha tenuto con se',
nessuno, mai, mi ha dato un nome.
Dalla nascita ho sempre portato il tuo
" Cane".

Signore,
tante sono le cose che vorrei dirti;
ma...
il cuore ha rallentato il suo battito
e il respiro si affievola sempre piu'.

Perdonami! E ti supplico:
fa' che la mano dell'uomo
non abbandoni piu'
un cucciolo nella strada.

E' triste vivere da vagabondi,
e' penoso essere soli,
ed essere soprattutto semplicemente
solo un cane.

Abbracciami almeno tu
in quest'attimo.
Perche' anch'io ti appartengo



Abbandono Estivo

M’hai insegnato ad attenderti, paziente,
quand’andavamo insieme per le spese:
così aspettavo, seduto fuor dell’uscio
poiché (fuori era scritto), lì non potevo entrare…

Abbiam giocato anche, più volte, a nascondino:
ma ti trovavo sempre… (ho naso fino);
ma… quando la pallina anche ieri m’hai tirato,
perché non l’hai ripresa e te ne sei andato?

Che strano, il posto dove m’hai lasciato…
la strada è dritta, non c’è il panettiere,
né c’è il lattaio, neppure il salumiere…
(e non capisco neanche perché mai
ci siamo andati in auto, a far spese…)

Ora, comprendo, sarai indaffarato
o qualche impedimento t’ha bloccato;
ma io son stanco qui di rimanere,
il sole è caldo, ho sete, vorrei bere…
Sono già stanco pure d’ abbaiare…
il sole picchia, mi par di morire…
in lungo e in largo, sulla strada ho cercato:
con ansia e affanno, tracce tue non ho trovato…

Perché non torni
ad abbracciarmi, Amico?
Le coccole mi mancano, più ancora della pappa…
Beh, sai cosa ti dico? Io, come sempre,
me ne starò buono, qui… (e…t’ aspetto…)


...Randagio...

…figlio di un cartone abbandonato di fronte ad una porta sconosciuta,
figlio di un sacchetto scagliato in un corso d’acqua,
figlio della strada,
figlio di una colonia,
figlio di un cortile di paese.

…i miei colori ed il mio aspetto urlano forte la mia origine:
l’ignoranza di chi mi ha abbandonato…
la faciloneria di chi non ha sterilizzato La mia mamma…
ma i miei occhi sono fieri e dolci…
ma i miei occhi sono alteri ed affettuosi…

Mi prendo questo spazio in mezzo a voi…
mi prendo una possibilità di riscatto,
mi prendo la speranza di un futuro…
in questo modo chi si occupa di me può farlo con dignità ed orgoglio,
in questo modo chi si occupa di me può farlo con passione ed allegria,
le sue mani sono amorevoli,
le sue mani sono abili ed esperte,
le sue mani chiedono un soldino ma solo per nutrirmi e curarmi,
le sue mani chiedono l’aiuto di tutti
ma non conoscono nessun guadagno.

Vi ringrazio…e CON TUTTO IL CUORE… ma non per la vostra pietà…
vi ringrazio perché qui posso chiedere anch’io:
una casa dove dimenticare il mio passato,
un tappeto su cui giocare,
una ciotola a cui affezionarmi,
una mano da cercare,
il battito di un cuore su cui addormentarmi.