lunedì 4 giugno 2007

"Dedico la vita a salvare cani abbandonati"

Questo è l'articolodi una testimonianza che ho trovato su un giornale (l'autrice dell'articolo è Giulia Sforza)

Porto Empedocle (Agrigento), Maggio

"Ero una donna impegnata, lavoravo alla dogana del porto, poi improvvisamente la mia vita è cambiata: ho deciso di lasciare tutto e di dedicarmi ai cani. Ora sono la "mamma" di centinaia di cagnolini."
Siamo a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, a parlare con una donna eccezionale. Si chiama Assuntina Dani, ha 58 anni e nove anni fa ha visto la sua vita sconvolta da un episodio che l'ha portata a decidere di dedicarsi totalmente ai cani randagi. Li raccoglie per la strada, li cura, li rifocilla e poi si preoccupa di trovare loro una famiglia. "Era la fine di luglio del 1998", racconta Assuntina "quando ho visto la scena più raccapricciante della mia vita: alcuni ragazzini stavano bruciando su un bracere gli otto cuccioli di una cagnetta. Lei, la madre, abbaiava sommessamente; i piccoli, appena nati, guaivano disperati e io non riuscivo a capacitarmi che quello cui stavo assistendo fosse la realtà. Sconvolta da quella immagine, d'impeto m'intromisi e cercai di allontanare i ragazzini, uno dei quali si ribellò e tentò anche di picchiarmi. Riuscii a fermarli e così salvai la cagnetta, che non aveva più di un anno, e quattro dei suoi cuccioli, mentre gli altri, tra guaiti agghiaccianti, erano già morti in quel modo atroce. Quella cagnetta fulva è ancora con me. L'ho chiamata Stella, perchè l'incontro con lei ha illuminato la mia vita. Adesso ha nove anni. Lei e un'altra meticciadi otto anni, che ho chiamato Zorrina perchè ha sugli occhi una maschera nera come quella di Zorro, sono i miei due tesori. Ma di cani, nel canile che ho fondatoa Porto Empedocle, ne ho avuti anche duecentosettanta".
Da quell'episodo, la vita di Assuntina Dani cambiò. "Dopo il mio incontro con Stella", dice "la mia esistenza ebbe un capovolgimento. Fu come se, all'improvviso, mi fossi resa conto di quanto amore questi cuccioli abbandonati potessero offrire in maniera del tutto incondizionata e quanto ne avevo io da dare a loro".
Cominciò a portarli a casa sua.
"Da un giorno all'altro non mi interessò più nulla dell'apparenza", racconta Assuntina "cominciai a vestire nella maniera più spartana possibile, dividendomi tra ufficio e canile, come faccio tutt'ora, ma giusto per arrivare alla pensione. Poi potrò davvero dedicare completamente la vita ai miei adorati cani."
Naturalmente questo 'capovolgimento' nella vita della signora Assuntina ha provocato non pochiattriti e molteplici dissapori con tutte le persone che, fino a quel momento, avevano conosciuto questa donna solo come una normalissima impiegata, mogliee madre di famiglia. Sì perchè, improvvisamente, Assuntina cominciò a raccogliere i cani per la strada e a portarli a casa sua.
"In realtà Stella e i cuccioli che avevo trovato, in un primo tempo, li portai nelle vicine campagne di Realforte, da un signore che me li ospitava", spiega la donna. "Tuttavia, ogni mattina, prima di andare al lavoro, dovevo andare iopersonalmente a portareloro da mangiare. Potete immaginare in quali condizioni arrivavo in ufficio! per quanto tentassi di pulirmi con dei fazzolettini di carta, ero sempre un po' in disordine, nonchè spesso in ritardo, e i miei colleghi, che in un primo tempo dicevano di stimarmi per il mio ammirevole impegno animalista, cominciarono a parlare male di me, arrivando persino a spruzzare del deodorante intorno quando io mi trovavo in ufficio per mostrarmi la loro disapprovazione. Pensate che, recentemente, hannodeciso addirittura di isolarmi in una stanza al piano superiore! Al tempo stesso nacquero anche diversi problemi con mio marito, che ho sposato a 16 anni e contro il volere di tutta la mia famiglia", prosegue la signora Assuntina.
"Sapevo che avrebbe disapprovato il mio impegno animalista, non perchè sia cattivo, tutt'altro, ma piuttosto perchè a casa avevamo già due boxer e lui non poteva comprendere e accettare quel mio improvviso mutamento di ritta. Così, doendomi alzare presto per andare a far visita e a nutrire Stella e i suoi quattro cuccioli, cominciai a raccontargli bugie. Durò poco: lui se ne accorse e mi affrontò, chiedendomi a muso duro se, per caso, avessi un altro uomo. Figuriamoci! Mi venne quasi da sorridere...Se solo avesse immaginato!....(fine prima parte)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)