lunedì 24 marzo 2008

Lunga assenza



Lunga assenza dal blog, le ragioni sono delle più varie.
Una di queste è il profondo sconforto che si prova quando si crede in un ideale con tutto il cuore e l'anima..e lo si vede sfumare lentamente di fronte ad una realtà troppo grande e crudele. In fondo siamo solo uomini, e stiamo combattendo contro la nostra stessa razza...ed è una razza che non capirà mai niente e non cambierà mai idea...troppo testarda e amaramente ingiusta verso se stessa e verso il resto del mondo.
Ecco perciò che ho passato molte settimane a chiedermi se tutto quello che molte persone fanno, cercando di salvare una parte della nostra anima collettiva e individuale (ma non sto parlando di anime religiose, sia chiaro) abbia un qualche senso, oppure sia solo quella grande Utopia che attanaglia certi spiriti inquieti e che uccide secondo dopo secondo la loro grande forza interiore.
Le risposte che mi sono data sono state alquanto demoralizzanti; la questione è troppo importante e complicata perchè possa giungere ad esiti positivi solo con l'azione di poche (rispetto alla maggioranza) persone giuste. Nelle mie riflessioni, lungo tutti questi mesi, sono perfino giuntaa pensare che in fondo, il detto che il bene vince sempre il male sia solo uno stupido detto senza capo ne coda, che sfrutta la nostra psicologia (senza neanche buoni risultati) e ci mette un po' di buon umore...ma alla fine? La fine è sempre quella..Non è assolutamente vero niente, perchè nessuna legge in questo mondo vieta al male di trionfare sul bene..se si spezza l'equilibrio è ovvio che prevarrà una parte, e non è detto che sia la migliore.
Ma sono tornata..su questo blog e nella vita reale, con la convinzione che se anche dovesse prevaler il male, il bene non ha il diritto di arrendersi!
Non può lasciare il campo! Sia per chi è caduto combattendo, sia per la causa, sia per se stessi! L'equilibrio deve tornare. perchè la bilancia ruota vorticosamente su un abisso, e se una parte delle due domina troppo, TUTTI, buoni e cattivi, cadremmo nell'oblio delle tenebre.
Ecco perchè io dico...non lasciamo il campo, mai!
Alziamoci e combattiamo, uniti come sempre.

mercoledì 25 luglio 2007

Giornata internazionale di solidarieta' per Felix, 4 agosto: partecipate!



Un paio di mesi fa abbiamo segnalato l'iniziativa della campagna inglese Speak, "Lottiamo per Felix": Felix e' un macaco imprigionato nei laboratori di vivisezione della Oxford University, che dovra' subire per almeno due anni esperimenti invasivi e cruenti. L'iniziativa "Lottiamo per Felix", ha lo scopo di far liberare l'animale per potergli ridare una vita degna di essere vissuta.


Qui il video che mostra la sofferenza di Felix: http://www.speakcampaigns.org/felix/fighting_for_felix_video.php

Liberiamo Felix!
Ora gli attivisti inglesi di Speak han chiesto a tutti gli attivisti del mondo di partecipare alla "Giornata di solidarieta' per Felix", che si terra' sabato 4 agosto: in tutto il mondo si terranno presidi, tavoli informativi o altro per far conoscere alle persone la situazione di Felix, che e' poi la stessa di milioni di animali nei laboratori di tutto il mondo.

E' stata preparata la traduzione in italiano del volantino da distribuire, del poster da attaccare ai cartelloni, e della petizione per la raccolta di firme per Felix.
Questi file sono disponibili qui, e anche sul sito di Speak: Scarica la petizione Scarica il poster a colori (da fotocopiare ingrandito in A3 per attaccarlo sui cartelloni) Scarica il volantino A5 (e' un A4 da stampare fronte/retro e poi tagliare a meta') Scarica il volantino A4 (da usare magari da attaccare a qualche bacheca)
Invitiamo tutti a usare questi materiali per organizzare un presidio il 4 agosto!

Non pensate che ad agosto sia inutile fare un presidio, non lo e' affatto: innanzitutto, mica tutti sono in ferie, in secondo luogo, dato che agosto e' un mese un po' morto per le notizie e' probabile che la stampa si interessera' di piu' all'evento. Bastano poche ore per organizzare l'evento, , vi diamo qui tutte le istruzioni e materiali necessari, aiutiamo gli attivisti inglesi a far liberare Felix, e facciamo conoscere a tutti gli orrori della vivisezione!

Consigli e linee guida su come procedere per essere piu' efficaci

Individuate un posto in centro che sia frequentato e possibilmente lontano dal traffico;
Consigliamo di fare il presidio in questo modo:
preparando centinaia di fotocopie del volantino A5;
allestendo un piccolo tavolo informativo (molto piccolo, cosi' rientra nel permesso per il presidio e non serve la richiesta del suolo pubblico, per la quale non c'e' comunque il tempo!) dove tenere 2 petizioni: quella per Felix sopra indicata e quella per chiedere la sostituzione dei test su animali a livello europeo, scaricabile da qui:
Petizione europea

Se avete altro materiale informativo sulla vivisezione, mettetelo sul tavolo;
Se avete un megafono, portatelo;
Portare cartelloni e striscioni contro la vivisezione.

Una volta deciso il posto, inviate una notifica di presidio via fax alla Questura e pubblicizzate l'iniziativa tra i vostri contatti locali. Anche se al presidio ci sono solo 7-8 persone va bene lo stesso, non servono le folle (se c'e' la folla, tanto meglio, ma anche in pochi si puo' essere efficaci!). Il fac-simile di notifica potete trovarlo qui: Come notificare un presidio. Specificate nella richiesta che ci sara' anche un piccolo tavolo informativo per la raccolta firme, che farete volantinaggio ai passanti e che avrete il megafono (se ce l'avete).

Avvertite la campagna Speak del vostro presidio, indicando luogo, orario e un vostro contatto email, scrivendo a: felixsolidarity@speakcampaigns.org
Questo per quanto riguarda l'allestimento del presidio.
E' poi importante pubblicizzarlo, quindi avvertite tutti i vostri contatti, ma anche, e soprattutto, i giornali e altri mezzi di comunicazione, perche' questa deve essere anche l'occasione per far parlare del problema vivisezione. Inviate i comunicati stampa ai giornali locali subito, appena decisa la data e il posto, e poi di nuovo 3 giorni prima dell'evento.

Qui sotto riportiamo un testo per il comunicato stampa, che potete usare cosi' come sta cambiando solo luogo e orario e inserendo i vostri recapiti, oppure che potete personalizzare, come preferite.
Ricordiamo che maggiori informazioni sull'iniziativa si trovano sul sito della campagna Speak:
http://www.speakcampaigns.org/felix/felix_solidarity.php.
Ricordiamo anche che l'1 settembre c'e' una grossa manifestazione a Oxford. Dall'Italia, con i voli low-cost e' del tutto fattibile andarci, quindi vi invitiamo a farci un pensierino, le informazioni sono sempre sul sito di Speak. C'e' gia' un rifugio pronto ad adottare Felix... se si riesce a liberarlo!
Diffondete e partecipate numerosi!

Testo del comunicato stampa proposto

[COMUNICATO STAMPA] A XXXCITTA', 4 AGOSTO, PRESIDIO ANTIVIVISEZIONE PER L'INIZIATIVA INTERNAZIONALE "GIORNATA DI SOLIDARIETA' PER FELIX" IL MACACO PRIGIONIERO NEI LABORATORI DELLA OXFORD UNIVERSITY XXXdata di invio del comunicato
A XXXCitta', sabato 4 agosto 2007, alle ore XXX, in piazza XXX, e' stato organizzato un presidio informativo, con raccolta firme contro la vivisezione nell'ambito dell'iniziativa internazionale "Giornata di solidarieta' per Felix", il macaco prigioniero nei laboratori della Oxford University, promossa dalla Campagna inglese "Speak - la Voce per gli Animali".
Felix è la scimmia apparsa di recente nel documentario "Le scimmie, i ratti ed io", trasmesso dalla BBC2 inglese il 27 novembre 2006, in cui si mostra il volto accettabile della vivisezione che i ricercatori vogliono presentare al pubblico.
Il filmato ha mostrato Felix tenuto su una sedia di contenzione, pronto a essere condizionato dai vivisettori della Oxford University per la sua futura vita di tortura. Nel documentario si vuole far intendere che il "condizionamento" di Felix avviene "volontariamente", che i ricercatori non hanno forzato Felix nella sedia di contenzione ne' a uscire dalla sua gabbia. Chi e' stato testimone della dura realtà della vita in laboratorio, come infiltrato, e ha pubblicato la sua storia e mostrato le prove al pubblico, direbbe che questa è solo una rappresentazione mistificata di ciò che succede nei laboratori, e che la presentazione ai media e' palesemente di parte.
Non dimentichiamo che nessuna scimmia, cane, gatto o altro animale, noi compresi, si presterebbe mai volontariamente a essere mutilato o macellato o avvelenato. Si tratta, in sostanza, di andare contro l'istinto di sopravvivenza, che serve in generale ad evitare il dolore, la sofferenza e ovviamente la morte. Per poter esercitare il controllo, l'oppressore deve disporre di una vittima collaborativa. Il potere di un vivisettore o di un tecnico di laboratorio sta nella paura che riesce a infondere nelle sue vittime. La realta' della vita di Felix e' che non gli verranno mai concesse gentilezze, mai avra' dignita', ne' ricevera' rispetto da parte dei suoi torturatori. Gli verra' insegnato ad avere paura.
La lotta per Felix è una iniziativa concreta con uno scopo pratico ben preciso, ma simboleggia anche la lotta per tutti gli animali imprigionati nella università di tutto il mondo, Italia compresa, per esperimenti del tutto INUTILI scientificamente, quando non dannosi (come spesso accade).
Affermano gli attivisti contro la vivisezione: "Ai presidi del 4 agosto che si terranno in tutto il mondo, comprese varie città in Italia, verranno distribuiti volantini alle persone e verrà chiesto a tutti di firmare due petizioni: una contro il laboratorio di vivisezione della Oxford University e una a livello europeo per la sostituzione degli esperimenti su animali con metodi davvero scientifici senza animali. Invitiamo tutte le persone sensibili al problema a partecipare e a venire a firmare la petizione".

Comunicato di: XXX vostri recapiti

Note:
Per maggiori informazioni sulla campagna Speak: http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=197 http://www.speakcampaigns.org/
Il filmato di Felix prigioniero: http://www.speakcampaigns.org/felix/fighting_for_felix_video.php
- ENPA -

SMS ANTI ABBANDONO: 334.105.10.30 PER AVVERTIRE LA POLIZIA STRADALE CHE UN ANIMALE È IN PERICOLO IN AUTOSTRADA

Grazie ad un accordo tra ProntoFido (servizio online e telefonico per gli amici animali), il gruppo Autogrill e la Polizia Stradale, e con la collaborazione di Radio 105 e Radio Monte Carlo, il 12 luglio è partita l'operazione “Io l'ho visto”. L’iniziativa prevede uno speciale numero telefonico per poter inviare in tempo reale dal proprio telefonino un SMS al numero 334.105.10.30 quando si avvista un animale abbandonato o vagante e in pericolo sulla rete autostradale italiana. Il numero resterà attivo fino al 31 agosto 2007. I messaggi vengono recapitati automaticamente al sito di ProntoFido e da lì inoltrati subito alla sede più vicina della Polizia Stradale, che attiverà le necessarie operazioni di emergenza ed interesserà le strutture preposte al recupero del cane. Basterà chiedere ai vostri compagni di viaggio di comporre il messaggio, oppure fermarsi alla prima area di parcheggio o area di servizio (non sulla corsia di emergenza e nelle piazzole di sosta) e inviare un breve messaggio di testo con le coordinate più precise possibili, indicando l'ora dell'avvistamento, la località e la direzione di marcia; più dettagli saranno inviati e più facile sarà intervenire. Attenzione: questo numero è attivo solo sulle autostrade e solo in modalità SMS (non telefonata), fino alla fine di agosto. Per ulteriori informazioni su questa ed altre iniziative, visitate i siti www.prontofido.net e www.autogrill.it ("I nostri servizi").

ENPA

UCCISI DUE CUCCIOLI NATI SANI DELLA LEONESSA DELLO ZOO DI BASILEA. IL MOTIVO? “PROBLEMI DI SPAZIO”

Lo zoo di Basilea in Svizzera ha ucciso due cuccioli dei quattro nati da una leonessa ospite della struttura. La decisione è stata motivata con “problemi di spazio”, perché la gabbia non è in grado di accogliere più di cinque esemplari a causa delle dimensioni troppo esigue, anche se in realtà è ben più ampia dei recinti che siamo abituati a vedere negli zoo nostrani. La leonessa aveva partorito “troppi cuccioli”, perché i grandi felini in cattività tendono ai parti plurigemellari, cosa peraltro rara in natura; e per questo motivo anche gli altri zoo hanno rifiutato di accogliere i neonati, perché ne hanno a sufficienza e “non sanno dove metterli”. Per risolvere il problema dei maschi in eccesso che una volta cresciuti si sarebbero contesi il dominio del branco, l’unica idea che è balenata al sovrintendente dello zoo di Basilea è stata abbattere i piccoli, che non sarebbero altrimenti cresciuti “in condizioni naturali”. A parere dello zoo non era inoltre possibile provvedere al controllo delle nascite preventivamente, perché “sarebbe come andare contro le leggi di natura”. L’annuncio è stato dato solo dopo che l’uccisione era avvenuta, così da impedire eventuali azioni di disturbo o protesta da parte delle associazioni animaliste. Si tratta di un chiaro segno della concezione di “paradiso terrestre” immaginata da chi crea e gestisce zoo e prigioni per animali di ogni tipo; non esiste alcun interesse per il benessere animale (sarebbe stato possibile attuare un reinserimento in natura, ma avrebbe comportato costi e impegno che evidentemente non sono stati valutati come sostenibili). Mentre negli zoo si festeggiano nascite in prigione, nella savana il calo degli esemplari esistenti denuncia una realtà preoccupante; ma finché il pubblico pagante andrà a visitare queste strutture di detenzione, lo spettacolo continuerà e ai visitatori che faranno le feste ai nuovi nati nella gabbia dei leoni non verrà nemmeno in mente che i cuccioli non erano soltanto due.

(24 luglio; fonte: ENPA)

Sfruttare gli animali? Business da 3 miliardi

ROMA - Lo sfruttamento illegale degli animali rappresenta una ricca fonte di reddito per la criminalità organizzata, per un business ogni anno stimato in circa 3 miliardi di euro. Il dato arriva da rapporto «Zoomafia 2007», stilato dalla Lega antivivisezione (Lav) e presentato oggi a Roma. «Rispetto ai primi rapporti lo scenario è mutato - spiega Ciro Troiano, responsabile Osservatorio nazionale Zoomafia della Lav - prima la vera emergenza erano i combattimenti, ora c'è quella delle corse ippiche clandestine. Il problema principale che emerge è quanto il maltrattamento sia legato a reati associativi». Ecco, di seguito, i principali dati del rapporto Lav.

- CAVALLI: business stimato in circa 1 miliardo di euro. Bloccate dalla polizia nel 2006 sette corse illegali, sequestrati 143 cavalli, 273 persone denunciate e 53 arrestate, sequestro di un ippodromo, 3 maneggi e oltre 10 mila confezioni di farmaci e sostanze vietate per doping, utilizzato sia nelle gare clandestine sia in gare ufficiali

- CUPOLA DEL BESTIAME: dalle truffe ai danni dell'Erario, della Ue e dello Stato, al traffico illegale di medicinali, furto di animali da allevamento, oltre a falsificazione di documenti sanitari, fino ai reati di procurata epidemia e diffusione di malattie infettive, attraverso la commercializzazione di carni e derivati provenienti da animali malati. Un business, secondo la Lav, da almeno 400 milioni di euro l'anno. Parallelo è il fenomeno del furto di bestiame, con circa 100 mila animali coinvolti l'anno. Fiorenti anche le sostanze anabolizzanti, per un valore totale di 800 mila euro;

- BRACCONAGGIO: coinvolge non solo i bracconieri ma anche trafficanti di armi modificate, chi affitta postazioni di caccia e commercia animali: vivi, come nei mercati di Ballarò a Palermo e di Via Brecce a Napoli, dove ogni settimana sono venduti uccelli con un guadagno di circa 250.000 euro l'anno per ciascun mercato; morti, imbalsamati o per l'alimentazione umana, per un valore di circa 5 milioni di euro

- TRAFFICO FAUNA ESOTICA PROTETTA: interessa circa un terzo del commercio legale, per un valore di circa 500 milioni di euro l' anno. Sequestrate oltre 23.000 confezioni di cerotti cinesi preparati con parti di leopardo e cervo (valore circa 50.000 euro), 277 borse e portafogli di pelle di pitone e varano (valore circa 10.000 euro), oltre 100 pelli intere di coccodrillo, alligatore, tegu argentino e varano, oltre a circa 300 kg di pezzi di pelli delle stesse specie (valore complessivo circa 50.000 euro). A proposito del traffico di fauna e specie selvatiche anche il Wwf ha diramato in questi giorni un proprio rapporto che punta il dito contro l'eccesso di import nei Paesi dell'Unione Europea.

- CANI: dai Paesi dell'Est arrivano circa 30 mila cuccioli importati illegalmente ogni anno in Italia, mentre il business legato alla gestione di canili «lager» e sui randagi viene stimato intorno ai 500 milioni di euro l'anno. Sul fronte dei combattimenti si verifica l'esportazione dei cani verso i Paesi dell'Est. Nel 2006 sono 8 le persone denunciate in Italia, con 3 interventi della Polizia che hanno portato al sequestro di 7 pit bull. Si registra comunque un calo delle segnalazioni di lotte tra cani (poco meno di 30)

- MARE: giro di affari annuo di circa 300 milioni di euro attraverso il traffico di datteri di mare, o di ricci, oltre al sequestro nel 2006 di più di 800 km di reti spadare. Senza sosta, riferisce la Lav, la «guerra» nella Laguna veneta tra pescatori di vongole e forze dell'ordine, che ha portato all' arresto di circa 50 persone in un anno. Affari che fruttano ad una sola barca circa 500 euro a notte e in un anno, ad una sola società di pescatori, un milione e 500 mila kg di vongole avvelenate (valore di 10 milioni di euro).

Dal Corriere della Sera

Sardegna, arriva la tassa sui cani: 20 euro

CAGLIARI — La tassa sui cani dopo quella sul lusso. In Sardegna i proprietari potrebbero essere presto costretti a pagare venti euro all'anno per ogni cane non sterilizzato. La nuova imposta è allo studio della giunta della Regione e ha subito scatenato polemiche. «Nessuna decisione politica è stata ancora adottata — precisa l'assessore regionale alla sanità, Nerina Dirindin — e si è ancora in una fase preliminare, di studio e di consultazione». Ma è stato sufficiente un vago riferimento nella riunione di un gruppo di lavoro incaricato di predisporre la bozza di un disegno di legge per creare malcontento.
«Nuove tasse? Proprio a ridosso del 20 giugno, data entro la quale le centinaia di migliaia di persone che possiedono una casa sulle coste devono mettere mano al portafogli per pagare le tasse sul lusso volute da Renato Soru?», insorge il centrodestra. Sarebbero i Comuni a decidere se far pagare o meno ai proprietari la tassa sui cani. Soru è preso di mira perché accusato dalla battagliera Michela Brambilla, presidente dei Circoli della libertà, qualche settimana fa a Ballarò: «Quando vengo in Sardegna vedo troppi randagi. Pensi a risolvere il problema». Soru aveva replicato con una battuta, ma nella rapidità con la quale sta prendendo corpo la nuova iniziativa fiscale qualcuno vede la mano del governatore decisionista.
L'obiettivo sarebbe ridurre i costi del randagismo: Regione sarda e Comuni spendono ogni anno cinque milioni di euro l'anno per mantenere cinquemila cani accolti in strutture gestite in gran parte da associazioni animaliste; i randagi sono più di 23 mila. Ci sono poi più di 220 mila cani «regolari», ovvero con un proprietario. Il conto è presto fatto: se ogni proprietario paga 20 euro si arriva quasi a equilibrare le spese di gestione dei canili e si possono impiegare altri fondi (che il ministero è disposto ad assegnare alla Regione) per le adozioni e le sterilizzazioni. Come identificare i proprietari dei cani? Esiste un'anagrafe gestita dalle Aziende sanitarie locali; basta mettere insieme i dati e incrociarli. Ma non è così semplice. Innanzitutto per le proteste.
«Si danneggerebbero i veri amici degli animali e aumenterebbe il randagismo — obietta Emanuele Deiana, coordinatore per la Sardegna dell'Ente protezione animali — . Noi siamo assolutamente contrari». E anche settori del centro sinistra non approvano la tassa: «I cani regolari sono già totalmente a carico dei proprietari; sarebbe incomprensibile tassare proprio loro e sarebbe un incentivo ad abbandonarli», è il parere di Nazareno Pacifico, presidente della commissione sanità del consiglio regionale. La tassa ancora non c'è, molti dubitano che mai ci sarà, ma comunque già si parla di probabili esenzioni: potrebbero non pagarla i proprietari di cani sterilizzati. Esenti, inoltre, i cani guida per i non vedenti, i cani poliziotto e della Protezione civile. E quelli utilizzati per la custodia delle greggi: i cani pastore, che sono almeno 40 mila (in Sardegna ci sono 4 milioni di pecore), quanti i loro padroni che, se ci sarà la tassa, hanno già minacciato una rivolta: porteranno i loro «amici» a Cagliari, davanti alla sede della Regione.

di Alberto Pinna
- Corriere della Sera -

mercoledì 6 giugno 2007

Allarme wwf

Tigri a un passo dall'estinzione.....

Rispetto a due secoli fa il numero delle tigri si è ridotto al 7 % e in soli 10 anni il territorio su cui vivono si è "ristretto" del 41 %. Lo rivela un nuovo rapporto del Wwf, secondo cui nel loro ambiente naturale non si contano più di 5000 esemplari. Se si continuerà su questa strada le tigri selvatiche dono destinate a scopmarire nell'arco di 50 anni. Due le cause: la continua riduzione delle aree in cui vivono per trasformarle in terre agricole, e il fatto che vengono ancora uccise perchè parti del loro corpo sono considerate afrodisiache in alcuni paesi asiatici.

(Luigi Bignami -Metro del 6 Giugno 2007-)