venerdì 20 aprile 2007

SCOVATA NEL SANGUE UMANO LA NUOVA ARMA ANTI-HIV

ROMA - Il sangue umano custodisce un'arma naturale contro il virus dell'Aids che potrebbe divenire la base di un nuovo farmaco: 'Virus-Inhibitory Peptide' (VIRIP), molecola che blocca l'infezione e sembra efficace anche contro i ceppi di Hiv più temibili, quelli resistenti ai farmaci oggi in uso. Isolato da Frank Kirchhoff dell'Università di Ulm in Germania tra moltissime proteine umane, l'inibitore blocca l'ingresso dell'Hiv nelle cellule umane e "potrebbe portare allo sviluppo di nuovi farmaci attivi anche contro Hiv farmaco-resistenti", sostiene Kirchhoff. Resa nota sulla rivista Cell, "la scoperta è importante dichiara Mauro Moroni, direttore dell'Istituto di malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano - perché VIRIP è la prima molecola naturale in grado di impedire l'infezione bloccando l'ingresso del virus Hiv nelle cellule immunitarie". Secondo le ultime stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sono quasi 40 milioni le persone nel mondo colpite da HIV/AIDS, oltre 2 milioni sono bambini. Inoltre solo nel 2006 ci sono stati quasi 4 milioni di nuovi contagi e ben 3 milioni di morti. Oggi l'Hiv si tiene a bada nell'organismo dei soggetti sieropositivi con un cocktail di farmaci antiretrovirali. Il problema principale della terapia antiretrovirale, spiega Moroni, è l'insorgenza di resistenze ai farmaci anti-Hiv dati al malato. "Poiché i soggetti sieropositivi sono perlopiù persone giovani con un'aspettativa di vita elevata spiega Moroni - è facile che nel corso del tempo il virus da cui sono contagiati acquisti resistenze farmacologiche, per cui è fondamentale trovare nuove molecole per creare nuovi farmaci contro l'Hiv". Alcuni individui sieropositivi controllano bene il virus anche per 10-15 anni senza trattamenti con antiretrovirali: sono i cosiddetti 'long term not progressors' e nel loro organismo sono potenzialmente presenti armi naturali contro l'Hiv, prosegue l'esperto. Su queste basi gli esperti tedeschi hanno cercato una proteina umana con attività anti-HIV in una 'collezione' di oltre un milione di molecole umane ottenute dal sangue di persone in dialisi. Tra tutte le molecole gli scienziati hanno isolato il peptide VIRIP, che ha mostrato spiccate capacità nel bloccare il virus dell'Aids, anche i ceppi farmaco-resistenti. VIRIP è relativamente abbondante nel sangue e, con una piccolissima modifica, le sue proprietà inibitrici risultano amplificate di due ordini di grandezza. I ricercatori hanno dato conferma della sua straordinaria azione sintetizzando una molecola 'sosia' che a sua volta ha dato prova di saper bloccare l'Hiv-1. Gli esperti hanno poi svelato il suo meccanismo d'azione: VIRIP blocca il virus agendo sulla glicoproteina virale 'gp41', detta anche 'proteina di fusione'. La proteina gp41, spiega Moroni, è indispensabile all'Hiv per penetrare nella cellula immunitaria e infettarla: gp41 fa un 'buco' sulla membrana della cellula attraverso cui il virus penetra in essa. VIRIP blocca l'azione 'trapanante' di gp41 impedendo al virus Hiv di infettare le cellule ed è efficace anche contro ceppi virali con resistenze ad altri farmaci oggi in uso, sostengono gli esperti. Il meccanismo d'azione di VIRIP non è del tutto nuovo, precisa Moroni, ci sono infatti farmaci antiretrovirali detti inibitori di fusione o inibitori d'ingresso, come l'Enfuvirtide (Fuzeon), che agiscono su gp41. "Ma la scoperta di VIRIP è importante in quanto prima molecola naturale in grado di esercitare una simile azione conclude Moroni; questa scoperta di base potrebbe essere il punto di partenza per la ricerca farmacologia volta alla formulazione di nuovi farmaci anti-Hiv".

Ansa, 19-04-2007

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